Boschi secolari, cascate fragorose e vallate silenziose: la magia del Sentiero dei Fiori.

Il Sentiero dei Fiori di Macugnaga è un’epica escursione lunga 11,5 km, che collega l’Alpe Veglia a San Domenico, tracciato dal Club Alpino Italiano (CAI IF14). Questo itinerario storico affonda le radici nella bellezza selvaggia delle Alpi Lepontine, offrendo scorci mozzafiato sui ghiacciai del Monte Rosa, sulle vette circostanti e sui prati punteggiati da fioriture alpine multicolori. Partendo dall’incantevole Alpe Veglia, celebre per la sua biodiversità, le sue malghe storiche e per l’ambiente incontaminato, il sentiero attraversa boschi di larici e abeti prima di aprirsi su vallate panoramiche. I tratti più impegnativi, a tratti esposti o scoscesi, richiedono passo sicuro e allenamento, ma ricompensano con viste spettacolari, cascate fragorose e corsi d’acqua cristallina. Lungo il percorso si incontrano antichi alpeggi, cappelle, ponticelli in legno e testimonianze della cultura Walser, popolo montano che ha plasmato queste terre con fatica e rispetto per la natura. Il Sentiero dei Fiori è un’esperienza unica per chi cerca natura, silenzio, bellezza e memoria storica, in un contesto di rara suggestione alpina.
INFORMAZIONI UTILI
Lunghezza: 11,5Km | Altitudine: 2040m.s.l.m. | Dislivello: 378m
Partenza: Alpe Ciamporino – 46°15’56.0″N 8°12’38.3″E
Arrivo: Ponte Campo – 46°15’10.0″N 8°10’07.8″E
Parcheggio: Frazione S. Domenico, 80, 28845 Domodossola VB – 46°15’01.3″N 8°11’18.9″E
CONSIGLI
– Preparatevi fisicamente: il percorso è escursionistico, ma presenta tratti esposti e dislivelli significativi. È consigliato a chi ha un minimo di allenamento e dimestichezza con i sentieri di montagna.
– Usate l’attrezzatura adeguata: indossate scarponcini da trekking con buona aderenza e portate con voi bastoncini, utili soprattutto in discesa. Non dimenticate uno zaino con acqua, snack, abbigliamento a strati, giacca impermeabile e copricapo.
–Controllate il meteo: verificate le condizioni prima della partenza. Evitate il percorso in caso di pioggia o nebbia: il sentiero può diventare scivoloso e pericoloso.
DIFFICOLTÀ
LIVELLO: INTERMEDIO
Cosa vedere

Parco naturale dell’Alpe Veglia e dell’Alpe Devero
Il Parco Naturale dell’Alpe Veglia e dell’Alpe Devero, nel cuore delle Alpi piemontesi, è un gioiello incontaminato che custodisce ampie conche glaciali, laghetti cristallini e boschi di larici secolari. Circondato da vette maestose come il Monte Leone e la Punta d’Arbola, il parco si estende su oltre 8.500 ettari, offrendo paesaggi mozzafiato, biodiversità e un silenzio raro. I ghiacciai millenari, le acque ferruginose, il Lago delle Streghe e i villaggi alpini intatti raccontano una natura potente e delicata. Qui, ogni passo è un viaggio tra geologia, storia e meraviglia, in un ambiente protetto tra i più suggestivi d’Italia.

Lago delle Streghe
Il Lago delle Streghe, nel cuore dell’Alpe Devero, è un luogo incantato che incanta con le sue acque color smeraldo, specchio limpido dei larici e delle vette alpine che lo circondano. In autunno, il foliage dipinge la superficie di sfumature rosso e oro, rendendo l’atmosfera ancora più fiabesca. A pochi passi da Crampiolo, è facilmente raggiungibile a piedi e regala momenti di pace immersi nella natura. Ma ciò che rende unico questo lago è la leggenda da cui prende il nome: una giovane fanciulla tradita nell’amore si rifugiò nel bosco, dove incontrò una strega che le mostrò due visioni: l’amore fugace degli uomini e quello eterno degli Dei. Scegliendo quest’ultimo, la ragazza divenne parte del mondo magico. Si dice che chi guarda nelle sue acque profonde, possa ancora scorgerne la verità.

Cascata del Toce
La Cascata del Toce, gioiello naturale della Val Formazza, è tra le più spettacolari delle Alpi. Con un salto di 143 metri su una parete rocciosa, il fiume Toce si getta con impeto creando uno scenario di rara potenza e grazia. Situata a 1.675 m s.l.m., nella frazione Frua, la cascata è visibile in tutta la sua maestosità solo tra giugno e settembre, quando viene “riaperta” restituendole l’aspetto originario. Alla sommità si trova lo storico albergo Belle Époque del 1863. Ammirata da Wagner, Carducci e D’Annunzio, è un’emozione da vivere dal vivo, raggiungibile in auto percorrendo la panoramica strada della Val Formazza.