L’emozione del Ponte Tibetano: un brivido sospeso nel vuoto

Il percorso escursionistico del Ponte Tibetano di Malunga è un suggestivo giro ad anello di 11,6 km con partenza dal Rifugio Campogrosso, incastonato tra le Piccole Dolomiti, al confine tra Veneto e Trentino. Immerso in una natura spettacolare, il tracciato regala panorami mozzafiato su vette rocciose, vallate verdi e scorci spettacolari della zona del Pasubio. Il protagonista indiscusso del percorso è il Ponte Tibetano di Malunga: una passerella sospesa che attraversa un profondo vallone, offrendo un’esperienza adrenalinica e unica nel suo genere. Realizzato per valorizzare il territorio e rendere accessibili tratti impervi, il ponte è diventato una vera attrazione per escursionisti e amanti del brivido. Il sentiero presenta alcuni tratti impegnativi, con salite rocciose e passaggi esposti che richiedono passo sicuro e un minimo di allenamento. Lungo il cammino si incontrano anche testimonianze storiche, come resti di postazioni militari della Grande Guerra, e monumenti naturali, come le guglie del Sengio Alto. Il rientro ad anello riporta al Rifugio Campogrosso, ideale per una sosta ristoratrice dopo un’escursione che unisce natura, storia e avventura.
INFORMAZIONI UTILI
Lunghezza: 11,6Km | Altitudine: 1670m.s.l.m. | Dislivello: 570m
Partenza e arrivo: Rifugio Campogrosso – 45°43’42.2″N 11°10’25.4″E
Parcheggio: Nei pressi del Rifugio Campogrosso – 45°43’42.7″N 11°10’26.1″E
CONSIGLI
– Abbigliamento e scarpe adeguate: indossate scarponcini da trekking con buona aderenza, perché il terreno può essere roccioso, umido o sdrucciolevole in alcuni tratti. Vestitevi a strati, anche in estate: il tempo in quota può cambiare rapidamente.
– Cibo e idratazione: portate abbondante acqua, poiché lungo il percorso potrebbero non esserci fonti sicure o sempre attive. Non dimenticate di portare uno spuntino energetico o un pranzo al sacco, utile durante la sosta in una delle malghe o nei punti panoramici.
–Comportamento sul ponte tibetano: attraversate il ponte uno alla volta, mantenendo sempre le mani sui cavi laterali. Evitate salti o movimenti bruschi: il ponte può oscillare facilmente. Sconsigliato a chi soffre di vertigini marcate o ha problemi di equilibrio.
DIFFICOLTÀ
LIVELLO: INTERMEDIO
Cosa vedere

Rifugio Antonio Giuriolo
Il Rifugio Antonio Giuriolo, noto anche come Rifugio Campogrosso, sorge a 1457 metri nel cuore delle Piccole Dolomiti, nelle Prealpi vicentine, presso il Passo di Campogrosso. Intitolato all’eroe della Resistenza vicentina Antonio Giuriolo, è un importante punto di riferimento storico e alpinistico. Aperto tutto l’anno, il rifugio offre ospitalità e un’atmosfera accogliente, immerso in un paesaggio montano suggestivo. Da qui partono escursioni verso la maestosa catena del Sengio Alto e il Gruppo della Carega, con vie di arrampicata storiche come la Soldà-Bertoldi (1932). Il rifugio rappresenta così un luogo dove natura, storia e alpinismo si incontrano, rendendo omaggio alle tradizioni e agli eroi locali.

Chiesa di Santa Maria
La chiesa di Santa Maria a Valli del Pasubio, eretta tra il 1763 e il 1772, rappresenta un importante esempio di architettura religiosa veneta. Sostituì l’antico edificio medievale per accogliere una comunità in crescita, offrendo una struttura più ampia e decorata. La facciata a capanna, elegante e scandita da semicolonne ioniche e nicchie con statue, incornicia un portale in stile classico. Il campanile quadrato, coronato da una cupoletta ottagonale, ospita un prezioso concerto di campane storiche. All’interno, un’unica navata con cinque cappelle custodisce opere di grande valore artistico, tra cui una statua del XVI secolo e un organo Serassi del 1832, testimoni della ricchezza culturale e spirituale del luogo.

Sacrario militare del Pasubio
Il Sacrario Militare del Pasubio, situato sul colle Bellavista a 1.217 metri di altitudine, è un imponente monumento dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale. Progettato da Ferruccio Chemello e decorato da Tito Chini, la sua torre piramidale di 35 metri, costruita con la pietra locale, domina la vallata sottostante offrendo panorami spettacolari. All’interno, la cripta ospita le spoglie di oltre 5.000 soldati e quella del generale Guglielmo Pecori Giraldi. Gli affreschi e le vetrate artistiche raccontano la storia eroica della 1ª Armata, rendendo il sacrario un luogo di grande valore storico, artistico e commemorativo, meta di memoria e riflessione.