Un itinerario tra boschi, rocce e antichi borghi nel cuore dell’Emilia-Romagna.

Il percorso escursionistico Sasso della Croce è un suggestivo giro ad anello di circa 7 km che attraversa i paesaggi mozzafiato del Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, in Emilia-Romagna. Parte dalla località Pieve di Trebbio, dove si trova l’antica chiesa romanica di Santa Maria Assunta, e conduce tra boschi, creste rocciose e calanchi modellati dal tempo. L’itinerario tocca il celebre Sasso della Croce e i Sassi di Sant’Andreagente della Riva, affioramenti di arenaria unici, che raccontano una storia geologica lunga milioni di anni. Durante il cammino si godono panorami aperti sulla valle del Panaro e sulle colline modenesi, in un’alternanza di tratti facili e passaggi più tecnici, soprattutto in salita e lungo i crinali. Il percorso attraversa antichi borghi rurali, vecchi mulini e aree ricche di biodiversità, dove è facile avvistare rapaci, caprioli e altre specie protette. La presenza di cappelle votive, croci, ruderi medievali e vecchie carbonaie testimonia l’importanza storica, culturale e spirituale della zona. Ideale per chi cerca un’esperienza completa tra natura, storia e paesaggi emozionanti.
INFORMAZIONI UTILI
Lunghezza: 7,36Km | Altitudine: 567m.s.l.m. | Dislivello: 310m
Partenza e arrivo: Pieve di Trebbio – 44°23’51.5″N 10°57’24.7″E
Parcheggio: Via Pieve di Trebbio, 1346, 41052 Guiglia MO – 44°23’54.2″N 10°57’03.5″E
CONSIGLI
– Indossate scarpe da trekking robuste: il sentiero presenta tratti agevoli ma anche salite ripide e sezioni rocciose. Vi servirà una buona aderenza per camminare in sicurezza.
– Portate con voi bastoncini da trekking: sono particolarmente utili nei tratti più impegnativi in salita e discesa, per migliorare l’equilibrio e ridurre lo sforzo sulle ginocchia.
–Evitate le ore più calde in estate: partite al mattino presto o nel tardo pomeriggio, poiché alcuni tratti del percorso sono esposti al sole e possono diventare faticosi.
–Rifornitevi d’acqua prima della partenza: non troverete fonti lungo il tragitto. Portate almeno 1,5 litri d’acqua, soprattutto nei mesi caldi.
– Scegliete stagioni intermedie come primavera e autunno: offrono temperature più miti, panorami spettacolari e minore affollamento.
DIFFICOLTÀ
LIVELLO: INTERMEDIO
Cosa vedere

Castello di Gombola
Arroccato su uno sperone roccioso a strapiombo sul fiume Rossenna, il borgo di Gombola di Polinago è un affascinante gioiello medievale, oggi recuperato e sede di eventi culturali. Il cuore del borgo è il Castello di Gombola, accessibile attraverso un suggestivo arco in conci di arenaria. Attorno ad esso si sviluppano il Palazzo della Podesteria, alcune abitazioni storiche, la chiesa e il campanile, un tempo torre difensiva del maniero appartenuto ai Conti da Gomula, famigerati per la loro storia segnata da potere e sopraffazione. Il borgo è circondato su tre lati dal Rossenna e collegato da sentieri alle frazioni di San Martino e Palaveggio. Da non perdere la chiesa di San Michele Arcangelo, isolata e suggestiva, posta in cima a una breve salita.

Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina
Nel cuore dell’Appennino modenese, il Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina incanta con le sue guglie di arenaria che si innalzano come sculture naturali tra colline punteggiate da borghi medievali, castagneti e vigneti. Istituito nel 1988, il parco tutela 1.414 ettari di natura e biodiversità, dove vivono rapaci come il falco pellegrino e si conservano ambienti unici, dalle falesie rupestri ai querceti assolati. Luogo di storia e spiritualità, ospita la splendida Pieve romanica di Trebbio e le torri rondonaie. Il Sasso della Croce, con i suoi 567 m, regala panorami mozzafiato, raggiungibili anche tramite sentieri attrezzati. Un angolo perfetto per camminare, scoprire e meravigliarsi.

Pieve di Trebbio
La Pieve di Trebbio, a 463 metri di altitudine nel cuore del Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, è un gioiello romanico dell’Appennino modenese. Citata fin dal 996, la chiesa dedicata a San Giovanni Battista risale probabilmente all’XI-XII secolo, rappresentando uno dei più preziosi esempi di architettura romanica della zona. Nonostante restauri, conserva intatti portale scolpito, capitelli originali e la cripta, con il campanile che sorge su una torre fortificata preesistente. Al suo interno si ammirano preziose sculture, affreschi e un fonte battesimale del IX secolo, mentre una tela seicentesca raffigura San Giovanni Battista. La Pieve domina un paesaggio mozzafiato tra speroni rocciosi e boschi protetti, nel cuore di una Riserva della Biosfera.