Escursione panoramica nell’Appennino Parmense: tra natura, storia e antichi laghi.

Partendo dal suggestivo Lago Santo Parmense, nel cuore dell’Appennino Parmense, questo percorso escursionistico di circa 8,81 km offre un viaggio attraverso paesaggi mozzafiato e una ricca storia naturale. I sentieri CAI 729, 715, 715A e 711 guidano i visitatori attraverso una varietà di ambienti, da boschi rigogliosi a prati alpini punteggiati di fiori selvatici. Storicamente, questa zona è nota per la sua importanza geologica e naturalistica. I Lagoni, antichi laghi morenici formatisi durante le ere glaciali, rappresentano un tesoro di biodiversità e un’attrazione geologica unica. Lungo il percorso, i camminatori possono godere di viste panoramiche spettacolari sulla catena montuosa dell’Appennino e, nelle giornate limpide, fino alle Alpi. Il percorso non è privo di sfide: alcuni tratti possono essere impegnativi, con salite ripide e terreni rocciosi. Tuttavia, ogni sforzo è ricompensato con panorami mozzafiato e la possibilità di incontrare la fauna selvatica locale, come camosci e aquile reali. Partendo dal Lago Santo Parmense, celebre per la sua bellezza naturale e la sua tranquillità, i camminatori possono anche esplorare monumenti naturali e culturali lungo il tragitto.
INFORMAZIONI UTILI
Lunghezza: 8,81Km | Altitudine: 1507 m.s.l.m. | Dislivello: 150m
Partenza: Rifugio Mariotti/Lago Santo – 44°24’14.7″N 10°00’19.6″E
Arrivo: Rifugio Lagoni/Laghi Gemini – 44°23’27.9″N 10°02’52.9″E
Parcheggio: Str. Lagdei, 43021 Corniglio PR – 44°24’48.9″N 10°00’35.9″E
CONSIGLI
– Indossate l’attrezzatura adatta: munitevi di scarponi da trekking con buona aderenza, ideali per affrontare i tratti rocciosi o scivolosi. I bastoncini da escursionismo possono aiutarvi a mantenere l’equilibrio, soprattutto in discesa.
– Verificate le condizioni meteo: prima di partire, controllate le previsioni; in quota il tempo può cambiare rapidamente. Evitate l’escursione in caso di temporali previsti o nebbia intensa.
–Partite nelle prime ore del giorno: iniziare la camminata al mattino vi permetterà di sfruttare al meglio la luce naturale, evitare il caldo e prendervi il tempo necessario per le soste panoramiche o per un pranzo al rifugio.
–Rispettate l’ambiente: non lasciate rifiuti lungo il sentiero, non raccogliete fiori e non disturbate la fauna selvatica. Vi trovate all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, un’area protetta.
DIFFICOLTÀ
LIVELLO: INTERMEDIO
Cosa vedere

Castello di Corniglio
Il Castello di Corniglio, costruito nel XIII secolo su uno sperone roccioso tra la Val Parma e la Val Bratica, rappresenta un’importante testimonianza storica dell’Appennino parmense. Originariamente di proprietà della Diocesi di Parma, ha avuto un ruolo strategico nel controllo della valle, vivendo vicende legate a signorie e conflitti medievali, tra cui la guerra dei Rossi. Nel tempo è passato a varie famiglie nobiliari, come i Rossi e i Pallavicino, subendo anche danni come l’esplosione della polveriera nel 1560. Oggi, restaurato e sede degli uffici comunali, conserva ancora parti imponenti delle mura e bastioni, oltre a un tempietto neoclassico dedicato ai Santi Lucio e Amanzio. La sua posizione domina il paesaggio circostante, regalando un fascino unico tra storia e natura.

Bosco di Corniglio
Bosco di Corniglio, frazione montana nel cuore dell’Appennino Parmense, nasce in epoca medievale attorno a un castello oggi ridotto a ruderi ma un tempo conteso tra le potenti famiglie dei Rossi e dei Fieschi. Il borgo conserva un fascino antico, incorniciato da boschi secolari e panorami sull’Alta Val Parma. Tra i suoi gioielli architettonici spiccano l’Oratorio di San Giacomo (XVII sec.) con la sua torre in pietra e la Chiesa di San Lorenzo in stile neoclassico. Bosco fu anche teatro della Resistenza: nel 1944 un attacco nazifascista colpì duramente il comando partigiano locale. Nei dintorni si trova il suggestivo Passo del Cirone, un tempo importante valico tra Emilia e Toscana, oggi meta di escursioni e memoria storica.

Lago Ballano
Immerso nel cuore del Parco regionale delle Valli del Cedra e del Parma, il Lago Ballano è un incantevole specchio d’acqua di origine glaciale situato a 1.341 metri di altitudine, nel comune di Monchio delle Corti (PR). Con i suoi 19 metri di profondità e una superficie di 73.000 m², è il secondo lago più vasto della provincia di Parma. Negli anni ’30 venne sbarrato con una diga per alimentare la centrale idroelettrica di Rigoso, divenendo così un esempio di equilibrio tra natura e ingegno umano. Oggi, nonostante i limiti imposti da problemi strutturali alla diga, il lago conserva tutto il suo fascino, circondato da boschi, silenzi e panorami montani che ne fanno una meta ideale per chi cerca bellezza, storia e tranquillità.