Un’escursione panoramica tra storia, natura e silenzi alpini nel cuore del Gran Paradiso.

Il percorso escursionistico al Lago di Dres, lungo circa 4 km, parte da Ceresole Reale, in località Villa Poma, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Immerso in un paesaggio alpino di rara bellezza, l’itinerario regala viste spettacolari sulle cime delle Alpi Graie e sulle vallate circostanti. Il sentiero si snoda tra boschi di larici, praterie alpine e tratti più ripidi, che richiedono un minimo di preparazione fisica, ma sono ben segnalati. Lungo il cammino si possono incontrare antiche baite in pietra, vecchi ricoveri dei pastori e, con un po’ di fortuna, animali tipici come stambecchi e marmotte. La zona di partenza, Villa Poma, ospita un piccolo centro visitatori e testimonianze storiche legate alla costruzione della diga di Ceresole. Arrivati al Lago di Dres, situato in una conca glaciale, si viene accolti da un panorama incantevole: le acque limpide del lago riflettono le montagne circostanti, creando un’atmosfera di pace e meraviglia. Un’escursione breve ma intensa, ideale per chi vuole vivere la montagna in modo autentico.
INFORMAZIONI UTILI
Lunghezza: 4Km | Altitudine: 2087m.s.l.m. | Dislivello: 503m
Partenza: Villa Poma, Ceresole Reale – 45°26’29.1″N 7°12’36.6″E
Arrivo: Lago di Dres – 45°24’46.1″N 7°13’27.5″E
Parcheggio: Parcheggio borgata Borgiallo, 10080 Ceresole Reale TO – 45°26’13.1″N 7°13’19.3″E
CONSIGLI
– Indossate calzature adeguate, come scarponcini da trekking con buona aderenza, perché alcuni tratti sono ripidi e possono diventare scivolosi, soprattutto dopo la pioggia.
– Vestitevi a strati, poiché durante il cammino passerete da zone boschive a praterie alpine esposte al vento; portate con voi una giacca impermeabile e antivento.
–Controllate sempre le previsioni meteo prima di partire, poiché il tempo in montagna può cambiare rapidamente; evitate il percorso in caso di pioggia o temporali.
–Rispettate la natura: essendo il percorso all’interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso, non lasciate rifiuti, non raccogliete fiori e tenete i cani al guinzaglio.
DIFFICOLTÀ
LIVELLO: INTERMEDIO
Cosa vedere

Bosco dell’Alevé
Il Bosco dell’Alevé, nell’alta Valle Varaita (Piemonte), è un autentico scrigno di bellezza e storia. Con i suoi 825 ettari tra i 1.500 e i 2.500 metri d’altitudine, è la più grande estensione di pino cembro in Italia e una delle più vaste d’Europa. Le sue origini risalgono all’era glaciale, e la sua presenza è documentata già nell’Eneide di Virgilio, dove il Monviso viene descritto come “pinifer”. Rimasto intatto grazie alla sua posizione impervia, è stato oggetto di protezione già dal XIV secolo. Nonostante i danni subiti nel XVIII secolo durante campagne militari, oggi il bosco è tutelato come Sito di Interesse Comunitario. Al suo interno si trovano esemplari ultracentenari, come pini cembri di 400 e 600 anni, oltre a una ricca biodiversità. Completano il quadro due laghi glaciali, il Lago Secco e il Lago Bagnour, che rendono l’Alevé un luogo unico per chi ama natura, silenzio e memoria.

Valle Orco
La Valle Orco, incastonata tra le Alpi Graie nella città metropolitana di Torino, è una delle valli più affascinanti del Piemonte, ricca di storia, paesaggi grandiosi e patrimonio naturale. Conosciuta anche come Valle di Locana o Valle di Ceresole, si estende da Pont Canavese al Colle del Nivolet, regalando panorami mozzafiato sulle vette del Gran Paradiso e delle Levanne. Modellata nei secoli dal fiume Orco, la valle ospita centrali idroelettriche storiche, come quella di Rosone, e splendidi laghi alpini come Ceresole, Serrù e Agnel. I borghi di Ceresole Reale, Locana e Noasca custodiscono tradizioni montane autentiche. Frequentata da alpinisti e appassionati di escursionismo, è famosa anche per le arrampicate sulle pareti del Caporal e del Becco della Tribolazione. All’interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso, la valle è un paradiso per sport e natura in ogni stagione.

Lago di Ceresole
Il Lago di Ceresole, situato a 1.582 metri di altitudine nel cuore della Valle Orco (Piemonte), è un suggestivo lago artificiale lungo oltre 3 km e circondato da un paesaggio alpino incantevole. Realizzato dallo sbarramento del fiume Orco, alimenta la centrale idroelettrica di Rosone ed è parte di un imponente sistema idrico costruito tra gli anni ’20 e ’30. La sua storia è segnata dalla costruzione della diga, avviata nel 1925 e inaugurata nel 1931 con la presenza del principe Umberto di Savoia. Il bacino sommerse numerose abitazioni e costò la vita a 24 operai, commemorati da una targa. Oggi, una passeggiata di 9 km abbraccia le sue sponde, offrendo scorci spettacolari in ogni stagione, tra natura, memoria e ingegneria.